WineTour 2 - I cru argillosi verso il fiume Tanaro

Canale Vezza d'Alba Castagnito Castellinaldo Guarene
26,00
Difficoltà: F (Family)
Difficoltà: MF (Mountain Bike Facile)
GPS

WineTour 2 - Itinerario che attraversa il cuore vitato dei Comuni del Roero affacciati alla valle del fiume Tanaro: Castellinaldo, Castagnito, Guarene e Vezza d’Alba. Un territorio dalle linee morbide e sinuose, in cui le vigne contendono terreno ai coltivi di frutta e ai noccioleti.

Il Sentiero NON è palinato: si raccomanda l'utilizzo della traccia GPX o dell'audioguida con mappa geolocalizzata integrata, disponibile sull'app per smartphone Izi.Travel, liberamente scaricabile sul proprio telefonino: 
https://izi.travel/it/83f4-roero-winetour-2-i-cru-argillosi-verso-il-fiume-tanaro/it 

ITINERARIO

Partendo da Canale si percorrono i cru Roncaglia, Madonna dei Cavalli e Baroni Incisa, per giungere al verticale borgo di sommità di Castellinaldo, il comune con più superficie vitata del Roero e con una magnifica vista panoramica. Si attraversa poi l’esteso anfiteatro di vigne dei cru Rocca Cerreto, Serra Zoanni, Leschera, San Quirico e Trono, e si giunge in prossimità di Castagnito attraverso i cru Cortine e Croera, da cui vale la pena un affaccio a 360° sul bric San Licerio, tra i punti più alti della zona.

I vigneti con esposizione nettamente volta a sud/sud ovest (Serra Zoanni, San Quirico, Cortine) fruiscono di un importante irraggiamento solare dalle ore centrali della giornata sino al tramonto, pertanto i loro terreni sono ricchi di limo e argilla, mentre la sabbia è presente in percentuali minori rispetto alla media dell’area.
Le viti insistono quindi su terreni adatti a dare buona materia all’uva, e se si aggiunge il determinante contributo del sole, è logico aspettarsi Roero di buona struttura, derivanti da uve che maturano piuttosto presto in considerazione della zona calda.

Gli altri cru, rivolti principalmente verso la valle del Tanaro (Croera, Soarme, Trono e Leschera) si trovano in una zona leggermente più fresca, sia per l’esposizione solare sia per la vicinanza del sottostante fiume Tanaro con la sua funzione termoregolatrice, per cui abbiamo vini sicuramente di buona struttura e di sempre interessante acidità.

Si attraversa poi l’elegante abitato di Guarene, con il suo imponente castello barocco, e si procede in direzione di Vezza d’Alba incontrando i cru Montebello e Madernassa, tra vigneti e sparse porzioni di frutteti (pere madernassa, albicocche, pesche). Si raggiunge la pianura del rio Borbore, su una strada di fondovalle alla cui destra si inerpicano gli erti vigneti dei cru Torion e Patarun, e si risale il crinale di San Michele, tra filari che incorniciano l’omonima chiesetta campestre e qualche ciabòt storico, chiudendo l’anello in direzione di Canale.

 

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Partendo da Canale si percorrono i cru Roncaglia, Madonna dei Cavalli e Baroni Incisa, per giungere al verticale borgo di sommità di Castellinaldo, il comune con più superficie vitata del Roero e con una magnifica vista panoramica. Si attraversa poi l’esteso anfiteatro di vigne dei cru Rocca Cerreto, Serra Zoanni, Leschera, San Quirico e Trono, e si giunge in prossimità di Castagnito attraverso i cru Cortine e Croera, da cui vale la pena un affaccio a 360° sul bric San Licerio, tra i punti più alti della zona.

I vigneti con esposizione nettamente volta a sud/sud ovest (Serra Zoanni, San Quirico, Cortine) fruiscono di un importante irraggiamento solare dalle ore centrali della giornata sino al tramonto, pertanto i loro terreni sono ricchi di limo e argilla, mentre la sabbia è presente in percentuali minori rispetto alla media dell’area.
Le viti insistono quindi su terreni adatti a dare buona materia all’uva, e se si aggiunge il determinante contributo del sole, è logico aspettarsi Roero di buona struttura, derivanti da uve che maturano piuttosto presto in considerazione della zona calda.

Gli altri cru, rivolti principalmente verso la valle del Tanaro (Croera, Soarme, Trono e Leschera) si trovano in una zona leggermente più fresca, sia per l’esposizione solare sia per la vicinanza del sottostante fiume Tanaro con la sua funzione termoregolatrice, per cui abbiamo vini sicuramente di buona struttura e di sempre interessante acidità.

Si attraversa poi l’elegante abitato di Guarene, con il suo imponente castello barocco, e si procede in direzione di Vezza d’Alba incontrando i cru Montebello e Madernassa, tra vigneti e sparse porzioni di frutteti (pere madernassa, albicocche, pesche). Si raggiunge la pianura del rio Borbore, su una strada di fondovalle alla cui destra si inerpicano gli erti vigneti dei cru Torion e Patarun, e si risale il crinale di San Michele, tra filari che incorniciano l’omonima chiesetta campestre e qualche ciabòt storico, chiudendo l’anello in direzione di Canale.

 

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AVVERTENZE

E' uno dei 4 sentieri ad anello che attraversano le menzioni geografiche dei vini Roero e Roero Arneis DOCG - altrimenti dette “cru”, tra vigneti storici e cantine associate al Consorzio di tutela del Roero.

Il Sentiero NON è segnalato, alcuni tratti del sentiero possono risultare impegnativi e tecnici per un utilizzo in mountain bike da parte di persone con poca dimestichezza con il mezzo.

A questo link è visionabile l'audioguida con mappa geolocalizzata integrata, disponibile sull'app per smartphone Izi.Travel, liberamente scaricabile sul proprio telefonino:
https://izi.travel/it/83f4-roero-winetour-2-i-cru-argillosi-verso-il-fiume-tanaro/it 

Si raccomanda sempre di munirsi della cartina e della traccia GPX con adeguato dispositivo di navigazione, di dotarsi di scarpe adatte alle escursioni su fondi sconnessi, eventualmente di bastone o racchette da escursionismo. Nel periodo primaverile / estivo è consigliabile portarsi nello zainetto dell'acqua da bere e una barretta energetica.
Non fare mai esclusivo affidamento alle disponibilità di acqua sul posto.

E' consigliabile, prima di partire, consultare preventivamente le previsioni meteo e contattare il sito web dell’Ecomuseo o i nostri uffici per accertarsi dell’effettiva percorribilità dei Sentieri.

Alle persone allergiche a punture di insetti, pollini, polvere o altro, si raccomanda di munirsi dei medicinali necessari a fronteggiare eventuali punture o inalazioni impreviste.

Prima di partire per un Sentiero si raccomanda di comunicare a qualcuno la propria meta o il Sentiero percorso, in modo tale da permettere, in caso di necessità, di essere raggiunti più facilmente ed ottimizzare eventuali operazioni di soccorso.

L’Ecomuseo si solleva da qualsivoglia responsabilità per danni, infortuni e smarrimenti verso i fruitori dei Sentieri.

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