Attraverso un paesaggio di estrema varietà, che specialmente in primavera offre favolose fioriture, si giunge al Bosco dei faggi, dove si possono ammirare alcuni degli esemplari più grandi del Roero.
! ATTENZIONE: SENTIERO NON SEGNALATO, NECESSARIA TRACCIA GPX PER PERCORRERLO !
ITINERARIO
Partendo dal Parco del Bersaglio ci si dirige verso l’abitato di Sommariva del Bosco, si svolta a sinistra in via Brandina quindi si devia leggermente a destra in via Carle e poco dopo, nuovamente a destra si attraversa un ponticello per raggiungere via Boetti da cui parte una strada acciottolata in salita che porta sull’altopiano. Qui la vista si estende alla cerchia delle Alpi mentre a nord emergono la torre del castello di Sommariva del Bosco e a sud il castello di Sanfrè. Siamo nella zona delle “terre rosse” ottime per la produzione dei mattoni e coppi; lungo la strada affiorano i murs, rocce ricche di manganese e ferro, frutto del dilavamento pluviale avvenuto nei periodi a clima tropicale di circa 100.000 anni fa.
Giunti a un bivio delimitato da una siepe, si gira a sinistra e dopo 250 metri svoltando a destra si attraversa una zona di noccioleti, con alla destra i fabbricati delle piscine di Sanfrè. Raggiunto un bivio a 3,4 km dalla partenza, si svolta a destra e si scende nell’abitato di Sanfrè fino ad incrociare e risalire la salita per la chiesa parrocchiale e per il castello. Alla sinistra, tra la parrocchia e il castello, si possono ammirare grandi esemplari di querce sempreverdi e qualche cespuglio di capperi sull’antico muraglione di cinta. Sempre su strada asfaltata si prosegue in direzione della frazione Martini; superata la zona abitata si giunge all’indicazione località Acatte; qui si prosegue diritto su strada sterrata.
Giunti a un bivio, in prossimità di un piccolo fabbricato, si tiene la destra; dopo un centinaio di metri si svolta a sinistra e si raggiungono i boschi che da tempi immemorabili ricoprono queste colline aride. Querce, carpini, ciliegi, faggi, pini silvestri e ancora qualche castagno costituiscono una stabile cenosi naturale ben gestita dai proprietari. La strada, con un’ampia curva a sinistra, giunge a costeggiare un noccioleto trasformandosi poi in un sentiero tra i boschi; seguendo il sentiero in discesa si giunge al Bosco dei faggi, dove si può ammirare uno degli esemplari più grandi di tutto il Roero.
Seguendo il bel sentiero con piccoli saliscendi si attraversa tutto il bosco e si giunge a incrociare la strada che arriva dalla frazione Saliceto, dopo di che si gira a sinistra. Qualche centinaio di metri a valle si tiene la destra viaggiando tra l’altopiano e la valle del Rio.
Superati con saliscendi due piccoli rii affluenti di destra del rio Pocapaglia si giunge all’altopiano detto Lopian dove finita la zona boscosa si apre un bel panorama con vista su Sommariva del Bosco; si segue la sterrata che porta al Parco della Rimembranza arrivando sul retro della chiesa di San Marcellino. Seguendo la strada asfaltata, superato il ponte sul rio, svoltando subito a destra si torna al Parco del Bersaglio.
AVVERTENZE
! ATTENZIONE: SENTIERO NON SEGNALATO, NECESSARIA TRACCIA GPX PER PERCORRERLO !
Percorso in gran parte pianeggiante, di facile fruizione, PARTICOLARMENTE ADATTO ALLA FRUIZIONE IN MOUNTAIN BIKE.
Si raccomanda sempre di munirsi della cartina e/o traccia GPX, di dotarsi di scarpe adatte alle escursioni su fondi sconnessi, eventualmente di bastone o racchette da escursionismo. Nel periodo primaverile / estivo è consigliabile portarsi nello zainetto dell'acqua da bere e una barretta energetica.
Non fare mai esclusivo affidamento alle disponibilità di acqua sul posto.
E' consigliabile, prima di partire, consultare preventivamente le previsioni meteo e contattare il sito web dell’Ecomuseo o i nostri uffici per accertarsi dell’effettiva percorribilità dei Sentieri.
Alle persone allergiche a punture di insetti, pollini, polvere o altro, si raccomanda di munirsi dei medicinali necessari a fronteggiare eventuali punture o inalazioni impreviste.
Prima di partire per un Sentiero si raccomanda di comunicare a qualcuno la propria meta o il Sentiero percorso, in modo tale da permettere, in caso di necessità, di essere raggiunti più facilmente ed ottimizzare eventuali operazioni di soccorso.
L’Ecomuseo si solleva da qualsivoglia responsabilità per danni, infortuni e smarrimenti verso i fruitori dei Sentieri.
