S1 - Grande Sentiero del Roero
Il Grande Sentiero del Roero attraversa per intero la dorsale delle Rocche e gli otto borghi di sommità sorti sui dirupi dopo l'anno Mille. Il Sentiero si snoda per circa 40 km dal paese di Bra a quello di Cisterna d'Asti, e permette di apprezzare la grande varietà paesaggistica del Roero e gli ambienti naturali più incontaminati, dove si ammirano una flora e una fauna ancora originarie.
L'ecosistema delle Rocche è molto delicato: microclimi diversi coabitano in poche centinaia di metri di altitudine; pini e roverelle, tipici di una vegetazione secca, crescono in cima alle creste, mentre nel fondo dei burroni l'acqua stagnante crea habitat umidi e rigogliosi.
Di facile percorribilità anche se costituito da frequenti saliscendi, il Sentiero S1 può essere percorso in due tappe.
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Audioguida pre-visionabile anche su browser: https://izi.travel/it/cc83-s1-il-grande-sentiero-del-roero/it
ITINERARIO
TAPPA 1
Punto di partenza: Comune di Bra (Cn), P.za Caduti per la Libertà.
Punto di arrivo: Comune di Monteu Roero (Cn) Piazza Roma.
Il Grande Sentiero del Roero (S1) inizia nel Comune di Bra, cittadina dove è nato il movimento internazionale Slow Food, interessante da visitare per le chiese barocche e i numerosi Musei (Archeologico, di Storia Naturale, del Giocattolo). In p.za Caduti per la Libertà, nei pressi del Palazzo municipale e dell'ufficio turistico si dipartono le paline segnaletiche del Sentiero S1, che attraversa il centro storico, giunge al Santuario di Madonna dei Fiori e prosegue nei fitti boschi delle località America dei Boschi e Saliceto, frazioni del paese di Pocapaglia. Si raggiunge quindi Pocapaglia, primo borgo di sommità con una spettacolare vista sui dirupi delle Rocche, apprezzandone il castello che domina il paese. Dimora dei potenti Falletti, il castello ne è ancora oggi testimonianza e conserva, visibile dall'esterno, un pregevole portale rinascimentale.
Il viaggio continua e attraverso Rocche, boschi di querce e castagni, raggiunge Sommariva Perno, conosciuto per essere il paese del Castello della "Bela Rosin", sposa morganatica del Re Vittorio Emanuele II. All'interno del paese si snoda un itinerario urbano dedicato ai luoghi che la videro protagonista.
Lasciato l'abitato alle spalle si prosegue per Baldissero d'Alba, storica enclave del marchesato saluzzese tra le terre astigiane cui fu a lungo fedele, attraversando un crinale di Rocche di notevole altezza, affacciate su quello che rimane dell'antica "silva popularis" il bosco primigenio che un tempo caratterizzava tutto il territorio compreso tra il Tanaro e la piana verso Torino. Questo è uno dei tratti più boscosi e suggestivi dell'intero itinerario, e giunge in una zona pianeggiante punteggiata da castagni secolari.
Da qui si raggiunge a Montaldo Roero, il più piccolo e meno popoloso dei borghi di sommità: il territorio è caratterizzato da frutteti e vigne, da cui svetta la splendida torre cilindrica medioevale. Si serpeggia sul confine tra due ambienti naturali nettamente distinti tra loro: Rocche e boschi da una parte, colline coltivate a vigneto ed ortaggi dall'altra.
Il Grande Sentiero del Roero entra poi sul territorio di Monteu Roero, attraversando castagneti e creste di rocche. Arrivati al cimitero, una piccola digressione dal Sentiero S1 vi porterà a visitare il centro storico con il possente Castello, fortezza medievale perfettamente conservata. La storia di Monteu Roero si affianca a quella di due famiglie che vi regnarono a lungo: i Biandrate, che lo ottennero nel 1153, e i Roero, potente casato di banchieri astigiani che giungeranno a possedere diversi feudi in tutto il territorio, dando il nome al Roero.
TAPPA 2
Punto di partenza: Comune di Monteu Roero (Cn), Piazza Roma.
Punto di arrivo: Comune di Cisterna d'Asti (At), .
Dalla piazza principale di Monteu Roero il Grande Sentiero del Roero (S1) percorre la strada provinciale in direzione Torino costeggiando a desra e sinistra un ampio e scenografico anfiteatro di Rocche. Si svolta a destra in direzione della Fraz. San Grato e si serpeggia tra vedute sui paesi circostanti e aree coltivate a noccioleti e colture ortofrutticole. Superata la cascina Prella si giunge ad una vallata di castagni ultrasecolari, e con un breve ma intenso "strappo" si raggiunge Località Carretta, a poca distanza dal centro abitato di S.Stefano Roero.
La piazza principale del paese è caratterizzata da una suggestiva lingua di rocca su cui un tempo svettava la torre medievale, franata nella valle sottostante a causa della natura sabbiosa del terreno, e dalla imponente Parrocchiale di S.Maria del Podio, edificata in un centro storico interamente pedonale.
Una ripida deviazione in salita ci porta al Bric Bissoca, dove si trova il vecchio acquedotto e da cui si gode una splendida vista del Monviso, e da qui, seguendo il cuore delle rocche santostefanesi e i numerosi punti di affioramento dei fossili marini, si giunge al Santuario dei Piloni, piccolo sacro monte tra pini silvestri e vigneti. il Sacro Monte rappresenta senza dubbio uno dei maggiori poli di attrazione del territorio roerino. Meta di pellegrinaggi da secoli, sorge su un luogo storicamente dedicato al culto, fin da epoca pre-romana, quando ci si rivolgeva alla Dea Diana, a cui è intitolata la vallata sottostante (Val Diana). Da visitare la Chiesa dei Ss. Giacomo Minore e Filippo, di impianto romanico, e la via crucis, costituita da quindici cappelle votive esagonali, al cui interno le statue a grandezza fanno rivivere la passione di Gesù. Il percorso religioso termina infine su una collinetta isolata su cui si erge il Santo Sepolcro: una grande cappella che ospita un ligneo Cristo morto, che la leggenda vuole sia stata edificata come voto da un crociato di ritorno da Gerusalemme.
Il Grande Sentiero del Roero (S1) procede quindi in discesa seguendo il corso asciutto del rio Canneto, e si immerge nella valle Diana, caratterizzata dalla tipica flora delle zone umide. Si torna a salire verso il borgo di sommità di Montà, sede dell'Ecomuseo delle Rocche del Roero, costeggiando la vecchia parrocchiale ed il castello seicentesco dei Morra Lavriano, maestoso gioiello immerso nella quiete e nel silenzio.
All'altezza della Cappella di San Grato si incrocia il Centro Outdoor "Valle delle Rocche", un'area attrezzata per la didattica della MTB e si svolta a destra verso una strada dal fondo sabbioso finissimo, contornata da vigneti e bei castagni.
Quando ai vigneti si affiancano i peschi ci accorgiamo di essere entrati nel territorio del comune di Canale, che dedica ogni anno a questo dolcissimo frutto una sagra ricca di eventi e proposte attive. Si risale una strada che affaccia, a destra, sulla frazione Madonna di Loreto, sovrastata da un'imponente chiesetta campestre che contiene un pregevole affresco quattrocentesco raffigurante la "Vergine col Bambino".
Sorpassata Casa Naura, un edificio con tettoia utilizzato per eventi estivi, il Grande Sentiero del Roero (S1) percorre per un lungo tratto la cosiddetta Via Lunga, strada ampia e pianeggiante tra cedui di castagno e boshi di robinia. Una deviazione conduce al Pilone di San Nicolao, un antico manufatto sacro nel cuore delle Rocche canalesi, ma il sentiero S1 prosegue in mezzo a boschi e tornanti fino a Cisterna d'Asti, la meta finale del viaggio ed unico paese del Roero ad affacciarsi sulla Provincia di Asti.
Colline ridondanti di vigneti invitano ad una sosta enogastronomica con prodotti tipici e vini locali, mentre una visita al Museo degli Antichi Mestieri nell'imponente castello medioevale del paese è d'obbligo.
AVVERTENZE
Il Sentiero S1 è palinato e può essere percorso in entrambi i versi percorrenza.
Alcuni tratti del sentiero sono impegnativi e tecnici per un utilizzo in mountain bike. In alcuni tratti occorre trasportare la bicicletta a spinta.
AUDIOGUIDA DEL SENTIERO (in fase di ultimazione): per usufruire dell'audioguida con traccia gpx integrata, è possibile scaricare sul proprio smartphone l'app gratuita Izi.Travel, ed attivare la geolocalizzazione: in questo modo una narrazione automatica si attiverà nei punti di interesse raccontando storie e curiosità.
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Si raccomanda sempre di munirsi della cartina, di dotarsi di scarpe adatte alle escursioni su fondi sconnessi, eventualmente di bastone o racchette da escursionismo. Nel periodo primaverile / estivo è consigliabile portarsi nello zainetto dell'acqua da bere e una barretta energetica.
Non fare mai esclusivo affidamento alle disponibilità di acqua sul posto.
E' consigliabile, prima di partire, consultare preventivamente le previsioni meteo e contattare il sito web dell’Ecomuseo o i nostri uffici per accertarsi dell’effettiva percorribilità dei Sentieri.
Alle persone allergiche a punture di insetti, pollini, polvere o altro, si raccomanda di munirsi dei medicinali necessari a fronteggiare eventuali punture o inalazioni impreviste.
Prima di partire per un Sentiero si raccomanda di comunicare a qualcuno la propria meta o il Sentiero percorso, in modo tale da permettere, in caso di necessità, di essere raggiunti più facilmente ed ottimizzare eventuali operazioni di soccorso.
L’Ecomuseo si solleva da qualsivoglia responsabilità per danni, infortuni e smarrimenti verso i fruitori dei Sentieri.