Priocca
Un piccolo paese il cui concentrico si sviluppa in lunghezza ed è dominato dalla Chiesa Parrocchiale neogotica, che si staglia con imponenza sul punto più alto della collina. L’alto campanile (40 metri) risalente ai primi del '900, contraddistingue Priocca da lontano.
CENNI STORICI
L'area di Priocca risuta abitata sin dalla preistoria dai ligurim insediatisi un po' ovunque su queste colline. Si pensa che il primo nucleo abitato sia stato il Colle della Stella, situato sulla strada che porta da Alba ad Asti, in posizione soleggiata. Il Colle della Stella sorgeva nei pressi della decima pietra miliare e da questo, forse, deriva il nome Petra Ducia, trasformatosi poi in Priocca. Secondo alcuni studiosi, il nome attuale deriverebbe da "Pè dla Roca", e cioè ai piedi della collina in Valle Pometto, luogo in cui era situato l'abitato dopo le invasioni saracene.
In epoca alto-medievale si forma un nucleo abitato nei pressi della Pieve di san Vittore, della quale oggi rimane l'abside in stile romanico: è questa l'opera di maggior valore artistico e culturale esistete sul territorio. Più tardi, tra il 1000 e il 1200, un nuovo centro, la "villa", sorge su di un'altura attorno ad un castello: le sue caratteristiche di vero e proprio borgo, cinto di mura e protetto da un fossato, porteranno lentamente al progressivo allontanamento della popolazione dall'antico insediamento. Possesso dei Roero già nel XIV secolo, giungerà, per acquisto, ai Damiano di Asti, cui priocc rimarrà fino alla soppressione dei diritti feudali. Il comune acquistò il castello dagli eredi dei Damiano e lo abbatté in parte, ricavandone la piazza.
COSA VEDERE:
Parrocchiale di S.Stefano
Chiesa parrocchiale un tempo cappella del castello, è citata a partire dal 1345, quando era soggetta alla Pieve di San Vittore. Ricostruita in forme lombardo-ogivali nel 1905-1908. Il campanile, alto 40 metri, fu terminato nel 1923.
Pieve di San Vittore
Quanto rimane è posto nel cortile di una casa privata in località Pirio, ed è la testimonianza dell’antichissima Pieve, citata nel diploma di Enrico III del 1041 e conformata dal Vescovo di Asti (“plebem Sancti Victoris de Predocha cum canonica”) che, oltre ad avere giurisdizione spirituale su varie chiese, vanta cospicui possessi fondiari. Di impronta protoromanica, risalente cioè alla prima metà dell’ XI secolo, aveva cimitero annesso. La piccola cappella attuale conserva, dell’antico edificio, la navata centrale e la sinistra, con absidi semicircolari romaniche caratterizzate, all’esterno, da lesene e archetti pensili.
All’interno, nel catino absidale della navatella di sinistra, si conserva un antico affresco tripartito raffigurante la Madonna col Bambino, fiancheggiata da San Vittore martire e da Santa Caterina di Alessandria.
Vi è anche conservata una statua lignea della Madonna Assunta, opera dell’astigiano Giovan Battista Bonzanigo.
Per informazioni e visite: +39 0173 616141
Chiesa di San Silverio
Cappella campestre nell’area sud del territorio, verso il confine con Castellinaldo, è citata in un documento del 1242 con la denominazione “de Curmurio”. Secondo la tradizione, nelle sue adiacenze venne ricavato nel 1600 un lazzaretto per i colerosi. Oggi si presenta nelle forme della ricostruzione del 1922.