Govone
Affascinante paese del Roero che domina dalla sommità l'intera valle del fiume Tanaro. Situato a metà strada tra le città di Alba ed Asti, già in epoca romana era attraversato da importanti vie di comunicazione. Questo ha fatto sì che, negli ultimi anni, ci sia stato un notevole incremento di aziende artigianali ed industriali. Luogo in cui convivono bene i più importanti vitigni delle zone collinari, è da sempre legato alla storia del Castello Reale, che compare oggi tra le residenze sabaude piemontesi patrimonio Unesco. Fu una delle residenze estive di Re Carlo Felice di Savoia ed è interessante da visitare quale testimonianza della vita di corte di inizio Ottocento. Notevole il panorama dal Castello e dai giardini all'italiana: i viali del parco settecentesco sono opera dell'architetto paesaggista Xavier Kurten.
Il concentrico di Govone nei mesi di dicembre e gennaio si trasforma ne "Il magico paese di Natale", offrendo ai visitatori tanti eventi legati al Natale, spettacoli teatrali per i più piccoli e mercatini artigianali.
CENNI STORICI
Risale all'861 la prima citazione della "Villa Govoni". Prima del 1000 il vescovo di Asti possiede buona parte del feudo. All'inizio del XII secolo il feudo viene in possesso di Rodolfo di Govone, mentre all'inizio del Duecento Govone è coinvolto nelle lotte dei castellani dell'Astisio contro Asti. Nel 1237, insieme al vescovo di Asti, che ha ampliato i suoi possessi, compaiono tra i consignori i "de Govono", i "Pallidi" e i "Solaro", che stando ad una investitura del 1349, finiscono per detenere la quasi totalità del feudo, che manterranno per secoli.
Nel 1682, secondo un consegnamento, vengono riconosciute ai Savoia 1700 giornate di terre feudali.
Quando nel 1792 l'ultimo dei Solaro, Vittorio amedeo Ludovico, muore senza discendenti, il feudo con i possessi annessi viene devoluto al Regio patrimonio. Nel 1897 il Castello viene acquistato dal Comune.
COSA VEDERE:
- IL CASTELLO. Costruito a scopo difensivo prima dell’anno Mille sul colle più alto, poi ricostruito nelle forme attuali a partire dal Seicento dai Conti Solaro, all’epoca proprietari, ispirandosi in parte ai disegni degli architetti Guarino Guarini per facciata sul lato sud e Benedetto Alfieri, discepolo di Juvarra, per quella a nord. La facciata rivolta a sud è ricca di decorazioni marmoree provenienti da Venaria, inserite verso la metà del Settecento dai Solaro, che tennero il feudo fino al 1792 quando, alla morte dell'ultimo conte senza eredi diretti, il castello passò alla Corona sabauda. Negli anni venti dell'Ottocento i Savoia restaurarono il castello, così l'attuale palazzo barocco con giardino e parco all'inglese divenne la residenza estiva preferita dal Re di Sardegna Carlo Felice e della moglie Maria Cristina di Borbone. Di notevole interesse gli interni, caratterizzati da importanti carte da parati cinesi,e gli affreschi del salone centrale che ripropongono il mito di Niobe.
INFO E ORARI VISITE.
- IL PARCO DEL CASTELLO. La residenza sabauda è circondata da un giardino settecentesco all'italiana, disegnato da siepi di bosso e vialetti che confluiscono ad una fontana centrale e da un parco all’inglese, con viali di platani ed ippocastani. Nel parco un'antica aranciera comunemente chiamata "SERRA", fatta restaurare dall'Amministrazione Comunale è ora adibita a salone per convegni, incontri e manifestazioni culturali. Il Parco ospita gli eventi "Tulipani a corte" (fine marzo) e "Regalmente Rosa" (fine maggio) legati alla floricoltura.
- SAN SECONDO. E' la chiesa parrocchiale, di forme romanico-gotiche, che fu giuspatronato dei Solaro. L'abside gotica è di forma pentagonale, con cinque monofore con vetrate istoriate rappresentanti le figure di cinque santi: San Secondo, San Rocco, S, Michele, San Sebastiano, San Defendente. Lavori e restauri si susseguono dal 1726 al 1736. Pochi anni più tardi venne rifatto il campanile. Nella grande tribuna barocca è sistemato un pregevole organo Collino del 1869.
- SPIRITO SANTO. Chiesa dei Disciplinanti (Battuti bianchi), venne riedificata in forme barocche nel 1767. Una tribuna in legno comunicava, un tempo, con il Castello. Nell'interno, pitture dei fratelli Pozzo e di Giuseppe Morgari (decorazione della volta).
- CHIESA E CONVENTO di fraz. CRAVIANO. Alla chiesa, a tre navate, venne abbinato il Convento, fatto costruire dal re Carlo felice di Savoia tra il 1822 e il 1824. Oggi il convento è sede della Fondazione "La collina degli Elfi onlus", un progetto di recupero dei bambini malati di cancro e delle loro famiglie.